Eh sì, ne nascono in continuazione!
L'editore non sa più come fare: il libro con tutte le Fiabe col Guscio, da pubblicare entro l'anno, diventa sempre più cicciotto... ma come dire loro di fermarsi?!? E' come col pentolino magico che continuava a preparare minestra... vi ricordate quella fiaba?
Le Fiabe col Guscio trovano il loro ambiente ideale per formarsi, dentro i laboratori di Crea la Fiaba, a Spazioperme, con la supervisione artistica di Leila.
Anche stavolta, gli ingredienti sono stati:
- una mamma
- una bambina
- uno spazio accogliente per quattro incontri
- del materiale di riciclo, colla, fogli, un pennello, forbici (un incontro abbiamo lavorato con la creta)
- un team creativo specializzato nell'ascolto (e nel lasciare accadere le cose)
- accogliere tutto con attenzione e pazienza e fiducia
- covare per due settimane
et voilà!
Così è nata la prima fiaba, che restituiva il clima registrato nell'incontro e che si abbinava bene alla illustrazione creata da mamma e figlia, col collage.
Ma stavolta sono nate due, di fiabe, perché a volte succede che arrivano più cose, a cui dare forma, oppure arrivano piano, un po' per volta... e così si ricomincia con "c'era una volta".
Sempre, però, le Fiabe col Guscio colgono dei particolari in quanto accade: degli stati d'animo, dei gesti, delle immagini... questi vengono collegati in una narrazione che mostra un percorso, uno sviluppo, delle risorse, delle soluzioni: le Fiabe col Guscio riescono a dare un senso a quello che accade, dentro la relazione, e a proporre una spiegazione, una evoluzione, una via d'uscita.
Sono storie che si prendono cura della relazione primaria, per valorizzarla: è un po' come portare la macchina all'autolavaggio! Non ne esce più brillante, con i dettagli tutti tirati a lucido?
Qui di lucido ci sono spesso gli occhi dei genitori, per la commozione. E dei figli, per la sorpresa, la scoperta, la gioia di ritrovarsi come a casa, in un abbraccio.
Questa volta la seconda fiaba è andata un po' più nel dettaglio, e ha colto il bisogno di essere vista, nella figlia; e la sua fatica nel sentirsi vista, di uno sguardo costante, esclusivo.
Per la mamma è normale, sentire che la figlia è sempre nel proprio cuore, nella propria mente, anche quando una è al lavoro, l'altra è alla scuola dell'infanzia. Ma la figlia lo sa?
Tante volte ho incontrato bambini che temono di non essere abbastanza presenti nella mente del genitore, solo per il fatto che il genitore non è sempre presente.
Diverse volte ho scritto che invece il genitore ama sempre, costantemente, e per sempre, a prescindere da doti/difetti del figlio. Faticoso per il figlio rendersi conto e fidarsi di questo, di esistere costantemente nella mente del genitore, anche se non si è visti costantemente.
Allora questa seconda fiaba ha messo a posto le cose: con un gattino, un uccellino, una lumachina. E un abbraccio della mamma, questo non manca mai!
E' per questo che le Fiabe col Guscio fanno bene:)
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