domenica 24 maggio alle 15.30 a Spazio per me a Mariano Comense...
Dell'ultimo libretto, la fata Cuoricina è la preferita di Diego (il figlio di Leila, la mia illustratrice e abitante di Spazio per me!)...
http://www.spazioperme.it/dettaglio_eventi.asp?idNews=599&idOrg=2191
lunedì 27 aprile 2015
martedì 14 aprile 2015
Nuove Fiabe col Guscio in arrivo!
Sto covando nuove Fiabe col Guscio, sapete?
Perché continuo ad incontrare bambini con le loro famiglie, e mi portano argomenti importanti:
quindi la prossima Fiaba col Guscio tratterà di tre draghi e del principe che li voleva cavalcare...
e poi anche ne arriva un'altra, che ha a che fare con passaggi impervi ed esploratori un po' testoni, un po' fifoni...
arrivano, arrivano!
silenzio, si cova... ;)
Perché continuo ad incontrare bambini con le loro famiglie, e mi portano argomenti importanti:
quindi la prossima Fiaba col Guscio tratterà di tre draghi e del principe che li voleva cavalcare...
e poi anche ne arriva un'altra, che ha a che fare con passaggi impervi ed esploratori un po' testoni, un po' fifoni...
arrivano, arrivano!
silenzio, si cova... ;)
domenica 12 aprile 2015
Aiutiamo i nostri figli a gestire le emozioni/2
Continuo qui riportando altri consigli, scegliendone alcuni dal lungo articolo della Pozatek:
Inquadra la lotta come buona, e le emozioni difficili come normali:
Il problema non è l'ansia o la rabbia, il problema sono i nostri comportamenti, le nostre reazioni quando siamo ansiosi o arrabbiati. Tipiche, improduttive reazioni all'ansia e alla rabbia sono l'essere impulsivi e bruschi con gli altri, o sentirsi sopraffatti e chiudersi. Quando noi accettiamo le emozioni, verosimilmente lo faranno anche i nostri figli.
Incoraggia i tuoi figli a sentire TUTTE le loro emozioni in modo pieno:
Sentire - anche cose spiacevoli - è parte di una vita ricca e soddisfacente. Enfatizza coi tuoi figli i benefici del vivere una vita dinamica invece che una rigida e bloccata (anche se a volte è difficile)
Normalizza errori, contrattempi e fallimenti:
Perché sono essenziali al processo di apprendimento e maturazione. Nessuno ha mai avuto successo senza aver fatto molta esperienza di fallimenti.
Accetta tuo figlio TOTALMENTE:
se tuo figlio si sente accettato, probabilmente si accetterà più facilmente come conseguenza.
...e buon percorso!
Inquadra la lotta come buona, e le emozioni difficili come normali:
Il problema non è l'ansia o la rabbia, il problema sono i nostri comportamenti, le nostre reazioni quando siamo ansiosi o arrabbiati. Tipiche, improduttive reazioni all'ansia e alla rabbia sono l'essere impulsivi e bruschi con gli altri, o sentirsi sopraffatti e chiudersi. Quando noi accettiamo le emozioni, verosimilmente lo faranno anche i nostri figli.
Incoraggia i tuoi figli a sentire TUTTE le loro emozioni in modo pieno:
Sentire - anche cose spiacevoli - è parte di una vita ricca e soddisfacente. Enfatizza coi tuoi figli i benefici del vivere una vita dinamica invece che una rigida e bloccata (anche se a volte è difficile)
Normalizza errori, contrattempi e fallimenti:
Perché sono essenziali al processo di apprendimento e maturazione. Nessuno ha mai avuto successo senza aver fatto molta esperienza di fallimenti.
Accetta tuo figlio TOTALMENTE:
se tuo figlio si sente accettato, probabilmente si accetterà più facilmente come conseguenza.
...e buon percorso!
sabato 11 aprile 2015
Aiutiamo i nostri figli a gestire le emozioni/1
Le Fiabe Col Guscio sono proprio nate per aiutare i bambini a familiarizzare con tutte le loro emozioni... ecco qui un altro aiuto, si tratta di una mia traduzione di un articolo di Krissy Pozatek che ho trovato molto interessante per aiutare i nostri figli a gestire il mondo emotivo e quindi a rafforzarsi nella capacità di superare le difficoltà piccole e grandi:
Uno dei ritornelli più comuni che i genitori mi riportano è
qualcosa del genere “non voglio che mio figlio si senta X”. Puoi metterci quello che vuoi al posto
della X: non voglio che mio figlio si senta escluso, rifiutato, un fallimento,
triste, preoccupato, insicuro, solo, arrabbiato. In breve, nessuno vuole che i
propri figli provino dolore.
Come genitori, possiamo essere su una via verso la
consapevolezza di sè e comprendere che dolore e sofferenza sono parte della
vita, ma con i nostri figli siamo pronti
nel proteggerli da qualsiasi dolore o disagio emotivo.
La maggioranza dei genitori vogliono semplicemente che i
propri figli siano felici. Cosa
pensereste se vi dicessi che può darsi che l’obiettivo non debba essere la
felicità, ma qualcosa di differente – la salute emotiva. Con salute emotiva
intendo che possiamo stare con TUTTE le nostre emozioni senza “reagirvi”
semplicemente: in una parola, RESILIENZA.
Quando indirizziamo i nostri figli verso la felicità, stiamo
dicendo ad altri livelli che altre emozioni più difficili non sono OK. Stiamo anche
distruggendo la naturale abilità dei nostri figli di sentire il normale spettro
delle emozioni umane che inevitabilmente include tristezza, rabbia, ansia,
noia, paura, sollievo e così via.
Ma cercando di aggiustare le emozioni difficili per nostri figli, noi li roviniamo. Quando
anticipiamo vigili dei problemi prima che accadano, non aiutiamo i nostri figli
a diventare più forti. Ciò che i genitori dimenticano è che il cammino che sta
davanti è accidentato.
Massi ed ostacoli sono costantemente gettati lungo i percorsi di vita nostri e dei nostri figli, perché
è così che tutti cresciamo, maturiamo e diventiamo più saggi.
I nostri figli hanno bisogno di lottare e sentire le proprie
emozioni per imparare la resilienza. Lottare è buono, necessario, importante.
E la resilienza può essere insegnata e imparata.
Qui ci sono alcuni passi per incrementare la resilienza nei
bambini:
1. conferma e normalizza tutti i
sentimenti di tuo figlio.
… persino se è arrabbiato con te. In questo modo i bambini
elaborano e si muovono naturalmente attraverso le emozioni; li aiuterà a
sviluppare una abilità più sana di gestire sentimenti difficili. Non andare in
punta di piedi coi sentimenti di tuo figlio, addolcendoli o cercando di “spazzarli
sotto il tappeto” con delle distrazioni. Permetti a tuo figlio di essere
irritato con te senza sentire come se tu avessi bisogno di riparare o cambiare
qualcosa. Tu puoi dire “ti ascolto”, “è frustrante”, “che fiasco”.
2. manda due messaggi assieme:
Cosa intendo con questo? Bene, puoi simultaneamente accettare
qualsiasi cosa tuo figlio sta sentendo e allo stesso tempo mettere dei confini
ai comportamenti. Questo permette ai figli di sentirsi ascoltati ma anche di
sapere che devono essere responsabili dei loro comportamenti; non possono
correre gridando e gettando cose contro il tavolo… per esempio, se tuo figlio è
furioso e sta urlando puoi dire “deve scombussolarti proprio questa cosa. E’
difficile non fare come stai facendo, ma urlare non è mai OK e se continui ad
urlare dovrai andartene in camera tua.” Questo permetterà a tuo figlio di
sentirsi ascoltato ma anche di essere consapevole dei limiti.
nel prossimo post gli altri consigli per rafforzare la resilienza in tuo figlio!
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