Katie Hurley, (mia traduzione di stralci tratti dal suo articolo su www.momtastic.com )
"I bambini affrontano diversi ostacoli quando crescono, e
tutti fanno esperienza di stress e dispiaceri.
Può essere difficile riconoscere quando tuo figlio può
riuscire a superarli in modo autonomo e quando invece avrebbe bisogno di un
esperto.
Ma la buona notizia è che ci sono diverse possibilità di
aiuto, per i bambini che ne hanno bisogno: uno tra questi, è provare con una fiaba che offra degli spunti per riflettere sul tema che li sta coinvolgendo.
Questi i campanelli d’allarme da considerare, se pensi di
aver bisogno di un aiuto per tuo figlio:
- sta avendo difficoltà a casa e a
scuola. Quando un bambino ha in corso una battaglia con le
proprie emozioni, tende ad avere un comportamento problematico (risponde
agli adulti o non li ascolta, colpisce gli altri bambini)
2. evita gli amici e i compagni. E’ vero che le
amicizie cambiano e alcuni bambini preferiscono stare in gruppo più di altri,
ma drizza le antenne se dice cose del tipo “tutti mi odiano” o “sono un perdente”
o “non ho amici”
3. Ha comportamenti regressivi. I bambini tendono a
regredire quando ci sono grossi cambiamenti nelle loro vite, come ad esempio la
nascita di un fratellino o un trasferimento o il divorzio dei genitori. Ma
comportamenti regressivi che non sono collegabili ad un evento o che durano per
più mesi dopo l’evento, (bagnare il letto, eccessiva lamentosità, fare molti
capricci, molte paure) segnalano un problema di gestione emotiva.
4. E’ esageratamente triste e
preoccupato. Considera
questo segnale, se interferisce con la capacità del bambino di andare a scuola
o di prendersi cura di sè.
5.
Le sue abitiudini di sonno e di appetito sono cambiate. I comportamenti da prendere in considerazione, in questo campo, includono
difficoltà ad addormentarsi, o sonno interrotto, incubi; mangiare troppo o
troppo poco, frequentissimi mal di testa e di stomaco.
6.Sta
sviluppando atteggiamenti autolesionistici. Qui è difficile capire perchè a volte I bambini
picchiano la testa contro oggetti senza l’intenzione di farsi male, ma se ad
esempio si ficca le unghie nella pelle per sentire male o si taglia o si fa
male ripetutamente è un segnale da
considerare.
7. Parla della morte o ci pensa spesso. E’ normale se parla della morte per esplorare il concetto,
ma se questo accade ripetutamente è un segnale cui porre attenzione.
Alla fine il genitore è colui che conosce meglio
il proprio figlio, Deve fidarsi del proprio sentire. Se sente che qualcosa non
va e che il figlio sta dibattendosi in qualcosa, probabilmente il genitore ha
ragione. Molti bambini esprimono I
propri sentimenti attraverso il gioco spontaneo, l’arte, il disegno: presta
attenzione a questi momenti per dare un’occhiata alle emozioni di tuo figlio.
E se la cosa non ti lascia tranquillo, contatta per una consulenza uno
specialista dell’infanzia!
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